venerdì 16 marzo 2012

...I MIEI PINOCCHI FRAGILI...

Non potevo che iniziare parlando dei burattini!
Burattini a guanto, con la testa di legno, pazientemente scolpita nel cirmolo, con i buratti in tela rigida e i vestiti ricavati da vecchi scampoli di stoffa.
Sanno di antico, vengono da una tradizione ormai assopita.
Meriterebbero di tornare alle origini, di essere portati nelle piazze, senza permessi e parlare, poter raccontare dell'assurdità della vita reale, di quello che ci accade intorno, senza censura. Proprio come facevano una volta i burattinai, quando i burattini non erano solo un passatempo per bambini, ma una vera e propria satira sferzante.
Allora le teste di legno non si zittivano all'arrivo dei gendarmi, ma gridavano più forte, li schernivano, portavano avanti la propria lotta.
Sono pochi i burattinai che continuano a girare per strada, per il piacere di farlo.
A loro va tutto il mio rispetto e la mia gratitudine.
I miei pinocchi fragili sono un mezzo... per raccontare... per aprire le menti... per far comparire sui volti degli spettatori quel sorriso lievemente amaro che porta alla riflessione.



Ci vogliono ore, giorni, a volte settimane a costruirli, il tempo passa tra l'odore dei trucioli di legno e quello del colore fresco, lentamente prendono forma, acquistano caratteristiche proprie, ma la vera vita gliela regala la mano del burattinaio. E' grazie a lui che hanno una propria indole, un proprio carattere.
Talvolta sembra addirittura che acquistino un anima.















2 commenti:

  1. Complimenti per il tuo bel blog e il tuo lavoro che trovo molto interessante!
    Ciao e buona giornata!
    Sara

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